Realizzate dopo l’incursione dei corsari tunisini, nel settembre del 1798, che fecero schiavi quasi mille tabarkini, le Mura di Cinta testimoniano, per quanto ne è rimasto, sulla parte occidentale di Carloforte, quel periodo funesto.
Costruite in seguito alle richieste della popolazione rivolte al Re di Sardegna, Vittorio Emanuele I, per il timore di nuove incursioni, si iniziò a erigerle nel 1806. Vennero completate nel 1813, grazie al lavoro di molti carlofortini, donne comprese e di forzati.
Le Mura circondavano tutto il paese ed erano completate da sette fortini. I portoni sulle mura si aprivano all’alba e venivano chiusi al tramonto.
Dell’impianto originale è rimasta la parte rivolta a ponente, un piccolo tratto a tramontana e solamente tre fortini: il Forte Santa Cristina, il Santa Teresa e il Beatrice. Quest’ultimo è stato trasformato e reso praticamente irriconoscibile. L’unico portone rimasto, infine, è quello del Leone, così chiamato perché nella parte esterna delle mura presenta una testa di leone scolpita nella pietra.
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Tutta la bellezza mediterranea dell'isola di San Pietro, la storia della comunità Carlofortina e la tradizione antica dei maestri d'ascia. Il tutto con un taglio turistico e un occhio di riguardo per il Girotonno, è questo il contenuto del servizio andato in onda su "Sì, Viaggiare" del 9 settembre 2016. Riguardiamolo assieme:
Continua...L'Oasi LIPU di Carloforte comprende un’area di 414 ettari, nella parte occidentale e circa 7 km di costa.
Qui la scogliera è a strapiombo sul mare, formando una piattaforma rocciosa alta anche 130 metri, con profonde insenature come Cala Vinagra e Cala Fico. Qui l’ambiente è selvaggio e affascinante, unico nel suo genere, tanto che, proprio in questo ambiente così selvaggio e meraviglioso, nidifica una specie rarissima: il Falco della Regina, uno straordinario rapace che si riproduce esclusivamente sulle scogliere a picco sul ma Continua...
Piatto povero, ma molto gustoso, della tradizione carlofortina a base di cipolle.
La preparazione è molto semplice. Lessare le patate con la buccia, quindi lavare delle cipolle bianche e tagliarle in due nel senso verticale facendole sbollentare, poi, in acqua per cinque minuti. Scolarle e sfogliare con cura la parte esterna.
Una volta cotte le patate, sbucciarle e schiacciarle in purea, unire uova sbattute, pane grattugiato, il cuore delle cipolle tritato fine, spicchi d’aglio e il prezzemolo, entrambi tritati, sa Continua...
Carloforte, 11 settembre 2016 - ExMè, via XX Settembre - ore 19,00
Concerto-aperitivo a cura del Quintetto Sardò (“Quintetto d’Archi – da Shubert a Piazzolla”) a cui seguirà l’Asta delle opere realizzate dagli artisti partecipanti a "Carloforte in Tela".
L'ingresso al concerto sarà a Continua...