Il Paese

Ci si perde, appena sbarcati a Carloforte, nel labirinto dei vicoli, delle piazzette, delle scale che si arrampicano ripide verso la parte alta dell’abitato. Ci si ritrova, dopo pochi passi, avvolti dalla musicalità della lingua di qui, dal vociare di un genovese diverso. Mentre fragranze e aromi, dalle cucine riportano il pensiero al mare.

L'arco di Via Solferino, chiamato "archióttu" da tutti gli isolani.

A somiglianza dei borghi della riviera ligure, il centro storico è percorso da una trama di vie strette che si intersecano con vicoli ombrosi, che qui si dicono caruggi. L’intrico delle strade sembra concepito per rallentare il vento, che ad ogni svolta perde un po’ della sua potenza e nel cuore del paese si attenua sino a farsi refolo.
Passeggiando per il paese si incontrano abitazioni di un’eleganza discreta: sono le tracce lasciate dal tempo in cui Carloforte fu scalo di grande importanza, legato al trasporto dei materiali provenienti dalle miniere del Sulcis.

Facciata Liberty del Palazzo Rivano.

Corso Cavour

Piazza Repubblica, detta "dei Baruffi"

Corso Battellieri, il lungomare che si affaccia sul porto, è il palcoscenico dell’abitato. Il viavai del porticciolo turistico, si unisce alle chiacchiere dei caffè sotto gli alberi, al mercanteggiare nelle botteghe aperte sulla strada.
Corso Tagliafico, la via dominata dal monumento a Carlo Emanuele III, ci invita verso la piazza Repubblica e la sua chiesa. Una sosta nei baruffi – le tipiche panchine circolari della piazza – dice molto del paese: i bambini scorrazzano allegri, gli anziani discorrono accorati, tutto si mostra nella limpidezza dei gesti quotidiani.

 

È facile farsi catturare dal tempo che qui pare scorrere in modo diverso.

Una passeggiata verso la parte alta del paese porta al suo cuore più antico, il Castello, e ai resti della cinta muraria che un tempo lo circondavano.  La vista sui tetti e sul mare da qui è tra le più suggestive e spazia verso gli specchi d’acqua delle saline e il canale che segna i margini dell’abitato. Addossato alle mura, si trova il Giardino di note: luogo dalla magica atmosfera che nelle notti estive si apre al pubblico in occasione di concerti e spettacoli.

Panorama del paese verso le saline

La vita nel lato sud del paese gravita attorno al cineteatro Cavallera e alla piazza Pegli poco distante. Il primo è tra gli edifici storici più importanti del paese; la seconda, dominata dal monumento ai caduti, è punto di ritrovo abituale dei carlofortini: luogo di mercato che il mercoledì si colora delle merci esposte e del vociare dei venditori. Oltre la strada che porta fuori dall’abitato, il lungo canale delle saline, popolato dalle piccole imbarcazioni all’ormeggio, segna il confine tra l’abitato e l’ambiente naturale caratteristico delle zone umide. Lungo i camminamenti che sfiorano la vegetazione e i grandi specchi d’acqua, gli amanti del jogging incontrano le specie più rare dell’avifauna isolana. Poco distante si trova il Parco Canale del Generale, un’area verde attrezzata, nella quale si organizzano eventi culturali e spettacoli. Una breve passeggiata verso la parte alta del parco offre la vista di un magnifico panorama.

La Via del sale