Solamente sull’isola, unico al mondo, vive un piccolo e raro coleottero. Si tratta della Cicindela campestris saphyrina che a differenza delle altre cicindele presenta una lucente livrea di un inconfondibile colore azzurro elettrico, tendente al violetto sulla quale spiccano limitate macule di color bianco tendente al giallo. Questa cicindela è considerata da tutti gli studiosi e appassionati di entomologi la più bella delle 17 specie di cicindela viventi in Italia. Come tutte le cicindele, la saphyrina presentaun capo grosso con occhi grandi e sporgenti e mandibole robuste. I maschi sono di taglia leggermente più piccole rispetto alle femmine. Un’altra differenza tra la femmina ed il maschio è che la prima presenta sul dorso due macule di color nero, una per elitra, che sono assenti nel maschio.
Questo bellissimo endemismo che fu segnalato nel 1836 dal direttore del museo zoologico di Torino Carlo Giuseppe Genè, (lo stesso studioso che esaminò e classificò il Falco della regina), ha richiamato sull’isola alla ricerca di questo insetto diversi intenditori e cultori dell’entomologia, e tra questi c’è da annoverare uno dei più grandi scrittori tedeschi del Novecento, Ernest Jünger che nelle sue tante permanenze sull’isola (vi trascorse per nove anni parte delle sue vacanze) non riuscì mai a trovare la saphyrina ma scrisse in compenso delle pagine bellissime su Carloforte e la sua isola.
Link relativi all'Articolo - Cicindela, il raro coleottero
La cucina tabarchina è sicuramente prelibata, ma è anche interessante per l’originalità dei suoi piatti cucinati all’antica. Famosa per le pietanze a base di tonno di Carloforte, la cui pesca è sempre stata vanto e sostentamento per la società tabarchina, la cucina carlofortina ha forti richiami delle origini dei suoi abitanti e dello sviluppo socio economico avvenuto nel tempo.
A Carloforte si mangia bene. Più che un’asserzione è quasi un assioma. Chi la frequenta lo sa per “gustazione” diretta, chi non c’è Continua...
Fare trekking per i sentieri dell’isola è salutare per il fisico ma è anche balsamico per la mente e per lo spirito. A sostenerlo, o quanto meno a farlo intendere è il grande scrittore tedesco Ernest che a Carloforte, che amava profondamente, trascorse in anni diversi le sue vacanze. “Quante volte – scrive su Cacce sottili– ho percorso questa isoletta, questa manciata di terra, lungo sentieri pietrosi. Non ci fu passeggiata in cui non facessi nuove scoperte. Nei lunghi inverni studiavo con impazienza la s Continua...
Trovate nel manifesto il programma ufficiale della Sagra del cus cus Tabarchino, o Cascà, che si svolgerà il 27 e 28 maggio 2017.
Trovate maggiori informazioni sulla pagina Facebook ufficiale della manifestazione.
Continua...